domenica 6 giugno 2010
GRAPPEGGIA PENSIERO - Il pittore e musicista di Racconigi si racconta alla "Rivista IDEA", a cura del prof. Giorgio BARBERIS
Una ricerca di tecnè, satira sociale e allegra comicità, ma al contempo di profonda analisi introspettiva, porta il poliedrico Corrado Grappeggia a esprimersi pittoricamente, e non solo, attraverso soggetti e situazioni di grostziana memoria. Dal suo atelier della città della reggia sabauda osserva la gente che passa davanti alle vetrate, ne commenta pregi e difetti visivi, paragona fatti e situazioni a not musicali e impostazioni pittoriche. Si è ritrovato, in arte, ad avere un rapporto nuovo con il passato il che ha evitato qualsiasi approccio “colto” alla materia. Cosa che si rivela un fattore tutt’altro che negativo, anzi vantaggioso, specie quando è sfruttato nel giusto modo. E specie quando, all’applicazione artistico-pittorica si coniuga la passione per la musica e la strumentistica e si abbinano la koinè grafica, e quella per il rigo musicale, alla poesia e alla lettura dei classici o delle nuove proposte. Da autodidatta, peraltro molto acculturato, Corrado non sarebbe capace di intellettualismi gratuiti e quindi muove per l’intuito. Legato ad una curiosità incessante, a un peregrinare continuo, a un desiderio profondo di riuscire a cogliere in tutto quanto lo circonda il lato oscuro e quello illuminato, l’autore riesce a raccontare, con i personaggi che popolano le sue tele, la drammaticità e l’allegria velate sempre, quest’ultima, da una sana rilettura comico-satirica e musicale.
Corrado, questa dovrebbe essere una classica intervista ma, conoscendo il tuo favellare, ti lascio spazio per raccontarci le tappe della sua ascesa pittorica e musicale. Quindi molla i ferri del mestiere e illuminaci.
<< Pittoricamente parlando, sono di formazione autodidatta e dipingo sin da bambino. Dopo una pausa di alcuni anni ricomincio, matita e foglio bianco a tiro, rispolverando i miei libri sulle tecniche pittoriche, prospettiva, anatomia e spettro dei colori. Inizia così un periododi pittura paesaggistica, ma presto ritrovo l’ispirazione per la figura umana e, essendo io una persona allegra e sempre disposta al riso, decido di interpretare i miei personaggi in chiave satirica. Incoraggiato da alcuni amici pittori ed esperti d’arte parto in quarta: arrivano le prime recensioni positive, importanti mostre personali e collettive, significativi premi e grandi apprezzamenti dai collezionisti. A breve sarò presente a Pomezia in una collettiva dedicata all’”October fest”, nella sede espositiva dell’Arciconfraternita di Santa Croce di Caramagna e in una personale alla Civica del “Vicolungo outlets”. In ordine alle performance musicali appartengo, come tastierista e cantante al gruppo del “Pandora” nato a Racconigi da un progetto di Claudio Colombo, batterista polistrumentalista. Nel 2005, con il padre Beppe, anche lui tastierista, abbiamo dato vita alla band con l’ambizione di riproporre il grande rock anni ’70, con brani inediti cantati in italiano. Poi si è unito a noi il chitarrista Christian Dimasi. Il nostro contratto è stato con l’etichetta milanese Ams-Btf, con l’uscita nel settembre 2008 dell’album “Dramma di un poeta ubriaco” che ha avuto ottimo riscontro a livello internazionale. I progetti futuri vedono impegnati i Pandora in concerti e in un secondo disco che dovrebbe uscire entro il 2010>>.
Il Grappeggia pensierosi è esplicato a tutto tondo e quindi non resta che apprezzare la continua ascesa di un personaggio che, in breve, è riuscito a ricalcare con successo le tavole dei palchi musicali e gli avattati pavimenti delle sale d’arte.
Estratto da Rivista IDEA (sezione Arte - 15 ottobre 2009)
Ottobre 2009, Prof. Giorgio BARBERIS
Corrado, questa dovrebbe essere una classica intervista ma, conoscendo il tuo favellare, ti lascio spazio per raccontarci le tappe della sua ascesa pittorica e musicale. Quindi molla i ferri del mestiere e illuminaci.
<< Pittoricamente parlando, sono di formazione autodidatta e dipingo sin da bambino. Dopo una pausa di alcuni anni ricomincio, matita e foglio bianco a tiro, rispolverando i miei libri sulle tecniche pittoriche, prospettiva, anatomia e spettro dei colori. Inizia così un periododi pittura paesaggistica, ma presto ritrovo l’ispirazione per la figura umana e, essendo io una persona allegra e sempre disposta al riso, decido di interpretare i miei personaggi in chiave satirica. Incoraggiato da alcuni amici pittori ed esperti d’arte parto in quarta: arrivano le prime recensioni positive, importanti mostre personali e collettive, significativi premi e grandi apprezzamenti dai collezionisti. A breve sarò presente a Pomezia in una collettiva dedicata all’”October fest”, nella sede espositiva dell’Arciconfraternita di Santa Croce di Caramagna e in una personale alla Civica del “Vicolungo outlets”. In ordine alle performance musicali appartengo, come tastierista e cantante al gruppo del “Pandora” nato a Racconigi da un progetto di Claudio Colombo, batterista polistrumentalista. Nel 2005, con il padre Beppe, anche lui tastierista, abbiamo dato vita alla band con l’ambizione di riproporre il grande rock anni ’70, con brani inediti cantati in italiano. Poi si è unito a noi il chitarrista Christian Dimasi. Il nostro contratto è stato con l’etichetta milanese Ams-Btf, con l’uscita nel settembre 2008 dell’album “Dramma di un poeta ubriaco” che ha avuto ottimo riscontro a livello internazionale. I progetti futuri vedono impegnati i Pandora in concerti e in un secondo disco che dovrebbe uscire entro il 2010>>.
Il Grappeggia pensierosi è esplicato a tutto tondo e quindi non resta che apprezzare la continua ascesa di un personaggio che, in breve, è riuscito a ricalcare con successo le tavole dei palchi musicali e gli avattati pavimenti delle sale d’arte.
Estratto da Rivista IDEA (sezione Arte - 15 ottobre 2009)
Ottobre 2009, Prof. Giorgio BARBERIS
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