lunedì 30 maggio 2011
RODDI. ANTICO CASTELLO DI RODDI (già proprietà di Pico della Mirandola)
DAL 9 LUGLIO
AL 9 AGOSTO
OMAGGIO A FRANCESCO TABUSSO
COLLETTIVA DEDICATA AI GIOVANI ARTISTI
L'iniziativa, che si terrà nella prestigiosa location del Castello di Roddi (CN), che ha già ospitato rassegne quali: Sergio Unia, Enrico Paulucci, Teonesto Deabate, Capolavori del '900, Maestri dell'800 ed altre, vede al centro della proposta le opere, del grande Francesco Tabusso noto ormai a livello internazionale. A corollario del prestigioso omaggio saranno disposti, ognuno con tre o quattro opere, altri trenta autori contemporanei i quali potranno fruire dell' iniziativa per far conoscere ulteriormente i propri lavori. Una giuria composta da cultori e storici dell'arte di chiara fama stilerà il giudizio finale ed 10 giovani autori che otterranno la preferenza della critica potranno proporsi in collettiva nelle storiche sale del Castello ospite nella primavera del 2012.
TERMINI DI PARTECIPAZIONE
TUTTI GLI AUTORI INTERESSATI A PARTECIPARE ALL'EVENTO POTRANNO ADERIRE ALL'INIZIATIVA CONTATTANDO ENTRO IL 15 GIUGNO PV. L'ASSOCIAZIONE CULTURALE G.MORINO (Tel. 0172715888 – 3356195382 – email: g.barberis@yahoo.it)
oppure, TORINO ART GALLERY (Vito Tibollo: 338 3333397 Silvia Ferrara 338 6870509 email: silvia.ferrara79@libero.it)
SONO ACCETTATE TUTTE LE TECNICHE ESPRESSIVE
IL NUMERO DEGLI AUTORI A COROLLARIO NON POTRA' SUPERARE LE 30 PRESENZE.
OGNI AUTORE SARA' RAPPRESENTATO CON UN MASSIMO DI 3 O 4 OPERE, A SECONDA DELLE DIMENSIONI. VERRANNO ACCETTATE ANCHE INSTALLAZIONI ESTERNE DA COLLOCARSI SUL TERRAZZO DI LANGA ANTISTANTE IL CASTELLO.
LE OPERE DOVRANNO ESSERE CONSEGNATE 48 ORE ANTECEDENTI IL GIORNO DELL’INAGURAZIONE PRESSO: TORINO ART GALLERY, VIA VANCHIGLIA 6/A TORINO (SEGUENDO GLI ORARI DELLA GALLERIA)
GLI AUTORI CHE INTENDONO ADERIRE ALLA MANIFESTAZIONE SARANNO TENUTI A VERSARE UNA QUOTA DI EURO 200,00 QUALE GIUSTIFICATIVO ASSOCIATIVO E PARZIALE CONTRIBUTO ORGANIZZATIVO.
ENTRO LA DATA SUDDETTA GLI ARTISTI DEVONO INVIARE ALLE EMAIL DI RIFERIMENTO 2 O 3 IMMAGINI E BREVI NOTE BIOGRAFICHE PERSONALI.
ALTRE INFO A RICHIESTA O CHIUSURA ADESIONI
IL 9 LUGLIO ore 17, IN OCCASIONE DEL VERNISSAGE, CI SARA’ UN DELIZIOSO COCKTAIL DI BENVENUTO E INTRATTENIMENTO MUSICALE.
Enti promotori: Città di Bene Vagienna (CN) – Associazione d’Arte e Cultura Giuseppe Morino Savigliano (CN) - Torino Art Gallery (TO)
in collaborazione con: Regione Piemonte, Provincia di Cuneo
orari: venerdì 15/19 – sabato, domenica, prefestivi e festivi 10/13-15/19
biglietteria: free admittance
mostra e catalogo a cura di : Giorgio Barberis, Vito Tibollo e Silvia Ferrara
coordinamento artistico : Giorgio Barberis , Corrado Grappeggia, Vito Tibollo e Silvia Ferrara
Ufficio stampa: Associazione Culturale G.Morino
catalogo: folder a colori e bianco e nero con 100 illustrazioni
autori: Vari
Per la Città di Roddi
Il presidente dell'Associazione Culturale G.Morino
Prof.Giorgio Barberis
DAL 9 LUGLIO
AL 9 AGOSTO
OMAGGIO A FRANCESCO TABUSSO
COLLETTIVA DEDICATA AI GIOVANI ARTISTI
L'iniziativa, che si terrà nella prestigiosa location del Castello di Roddi (CN), che ha già ospitato rassegne quali: Sergio Unia, Enrico Paulucci, Teonesto Deabate, Capolavori del '900, Maestri dell'800 ed altre, vede al centro della proposta le opere, del grande Francesco Tabusso noto ormai a livello internazionale. A corollario del prestigioso omaggio saranno disposti, ognuno con tre o quattro opere, altri trenta autori contemporanei i quali potranno fruire dell' iniziativa per far conoscere ulteriormente i propri lavori. Una giuria composta da cultori e storici dell'arte di chiara fama stilerà il giudizio finale ed 10 giovani autori che otterranno la preferenza della critica potranno proporsi in collettiva nelle storiche sale del Castello ospite nella primavera del 2012.
TERMINI DI PARTECIPAZIONE
TUTTI GLI AUTORI INTERESSATI A PARTECIPARE ALL'EVENTO POTRANNO ADERIRE ALL'INIZIATIVA CONTATTANDO ENTRO IL 15 GIUGNO PV. L'ASSOCIAZIONE CULTURALE G.MORINO (Tel. 0172715888 – 3356195382 – email: g.barberis@yahoo.it)
oppure, TORINO ART GALLERY (Vito Tibollo: 338 3333397 Silvia Ferrara 338 6870509 email: silvia.ferrara79@libero.it)
SONO ACCETTATE TUTTE LE TECNICHE ESPRESSIVE
IL NUMERO DEGLI AUTORI A COROLLARIO NON POTRA' SUPERARE LE 30 PRESENZE.
OGNI AUTORE SARA' RAPPRESENTATO CON UN MASSIMO DI 3 O 4 OPERE, A SECONDA DELLE DIMENSIONI. VERRANNO ACCETTATE ANCHE INSTALLAZIONI ESTERNE DA COLLOCARSI SUL TERRAZZO DI LANGA ANTISTANTE IL CASTELLO.
LE OPERE DOVRANNO ESSERE CONSEGNATE 48 ORE ANTECEDENTI IL GIORNO DELL’INAGURAZIONE PRESSO: TORINO ART GALLERY, VIA VANCHIGLIA 6/A TORINO (SEGUENDO GLI ORARI DELLA GALLERIA)
GLI AUTORI CHE INTENDONO ADERIRE ALLA MANIFESTAZIONE SARANNO TENUTI A VERSARE UNA QUOTA DI EURO 200,00 QUALE GIUSTIFICATIVO ASSOCIATIVO E PARZIALE CONTRIBUTO ORGANIZZATIVO.
ENTRO LA DATA SUDDETTA GLI ARTISTI DEVONO INVIARE ALLE EMAIL DI RIFERIMENTO 2 O 3 IMMAGINI E BREVI NOTE BIOGRAFICHE PERSONALI.
ALTRE INFO A RICHIESTA O CHIUSURA ADESIONI
IL 9 LUGLIO ore 17, IN OCCASIONE DEL VERNISSAGE, CI SARA’ UN DELIZIOSO COCKTAIL DI BENVENUTO E INTRATTENIMENTO MUSICALE.
Enti promotori: Città di Bene Vagienna (CN) – Associazione d’Arte e Cultura Giuseppe Morino Savigliano (CN) - Torino Art Gallery (TO)
in collaborazione con: Regione Piemonte, Provincia di Cuneo
orari: venerdì 15/19 – sabato, domenica, prefestivi e festivi 10/13-15/19
biglietteria: free admittance
mostra e catalogo a cura di : Giorgio Barberis, Vito Tibollo e Silvia Ferrara
coordinamento artistico : Giorgio Barberis , Corrado Grappeggia, Vito Tibollo e Silvia Ferrara
Ufficio stampa: Associazione Culturale G.Morino
catalogo: folder a colori e bianco e nero con 100 illustrazioni
autori: Vari
Per la Città di Roddi
Il presidente dell'Associazione Culturale G.Morino
Prof.Giorgio Barberis
venerdì 13 maggio 2011
I COLORI SENZA TEMPO di Giorgia CLAIRE e GianCarlo GIORDANO
Caramagna Piemonte (CN) – dal 2 al 26 giugno 2011
Antica Torre del Duomo di Caramagna Piemonte- Piazza Castello
Oltre quaranta opere di due artisti accomunati dall'arte e dal colore che, con grande passione ed esperienza, hanno saputo conquistare i favori sia della critica sia del pubblico, e che si presentano, il primo con lavori che ne denunciano il “lungo corso” e la seconda con una proposta che integra idealmente l'ensemble ideato
Enti promotori: Città di Caramagna Piemonte, Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Associazione di Volontariato “La Torre” – Caramagna Piemonte (CN); Associazione Culturale Giuseppe Morino – Savigliano (CN)
orari: venerdì 15/18,30- sabato e domenica 10/12; 15/18,30
biglietteria: free admittance
mostra a cura di : Corrado Grappeggia, Giorgio Barberis
coordinamento artistico : Corrado Grappeggia
ufficio stampa: Associazione Culturale Giuseppe Morino-Savigliano (CN)
cataloghi: in sede
autori: Giancarlo Giordano, Giorgia Claire
genere: arte contemporanea
per info: Tel. 0172.89004
e-mail: caramagna.piemonte@ruparpiemonte.it;
Antica Torre del Duomo di Caramagna Piemonte- Piazza Castello
Oltre quaranta opere di due artisti accomunati dall'arte e dal colore che, con grande passione ed esperienza, hanno saputo conquistare i favori sia della critica sia del pubblico, e che si presentano, il primo con lavori che ne denunciano il “lungo corso” e la seconda con una proposta che integra idealmente l'ensemble ideato
Enti promotori: Città di Caramagna Piemonte, Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Associazione di Volontariato “La Torre” – Caramagna Piemonte (CN); Associazione Culturale Giuseppe Morino – Savigliano (CN)
orari: venerdì 15/18,30- sabato e domenica 10/12; 15/18,30
biglietteria: free admittance
mostra a cura di : Corrado Grappeggia, Giorgio Barberis
coordinamento artistico : Corrado Grappeggia
ufficio stampa: Associazione Culturale Giuseppe Morino-Savigliano (CN)
cataloghi: in sede
autori: Giancarlo Giordano, Giorgia Claire
genere: arte contemporanea
per info: Tel. 0172.89004
e-mail: caramagna.piemonte@ruparpiemonte.it;
GIANCARLO GIORDANO V/S GIORGIA CLAIRE
Un cappello a la page che va letto, peraltro, in chiave totalmente inversa o, perlomeno, reinterpretata. Un' etichetta per accostare due artisti di formazione e derivazione diversa, ma ambedue vicini e schietti nell'interpretare soggettivamente l'arte che, in certe loro opere, quasi si incrocia ed amalgama. Giordano, autodidatta di formazione, apprezzato pittore di lungo corso, moderno interprete di ataviche tematiche, si rivela, con i suoi lavori, un realista del sogno. Infatti se un elemento di realismo molto forte compare nella sua espressione e segna la durezza della realtà poi si aggiunge il sogno, che è un sogno brutto e bello, tanto da portare a definire Giancarlo un surrealista padano ed accostarlo a quel genio assoluto, spigoloso ed altrettanto padano che è stato Cosmè Tura. Tutto questo per dire che si tratta di un artista di grande cultura, di grande sensibilità e di grande autonomia: qualunque cosa dipinga, è un uomo unico che pensa prima di dipingere e la sua creazione diventa una conseguenza del pensiero. Sono dei trattati, i suoi dipinti, in cui c’è un’idea: è quindi pittura filosofica, pittura surrealista, perché sempre c’è nel sogno un pensiero, che è un pensiero libertario. L 'uomo, la donna, eros e tanathos, il sociale, la natura, a volte l'incommensurabile ed il divino sono le tematiche predilette dell'autore il quale, prima di essere un affabulatore di immagini avvicinabili ad interpretazioni munchiane o noldiane, è soprattutto l'artefice di un segno e di una tavolozza la cui espressività si fa narrazione concretamente ancorata a una realtà del tutto riconoscibile. La sua qualità primaria sta nel saper annotare le situazioni che solitamente sfuggono a uno sguardo meno attento. Il tratto pittorico non gioca tanto sulla precisione quanto sull'allusività e definisce le fisionomie grazie ad un gioco di impressioni cromatiche e di segni incisivi. Le figure si stagliano in movimenti semplici, che rientrano in un ordine classicamente composto, ma che sembrano rivelare le tracce di un deragliamento psicologico, come se l'artista volesse denunciare un'ira atavica, una rabbia sommessa priva di ipotesi salvifiche. Restituita alla vita in forza di un colore fluido ma corposo, la sua umanità diventa ombrosa, impetuosa, sull'orlo di una crisi si direbbe, ma controllata da una ferma razionalità. Le sue composizioni figurali sono avvolte in silenzi enigmatici, e tuttavia vi spira un'energia vitale che nega qualsiasi implicazione metafisica. Dinamismo visivo, quindi, che poggia sulla violenza espressiva del segno e del colore per denotare le fisionomie e i corpi, ma la cui materia cromatica lascia lo spazio all'indefinitezza che suggerisce l'idea di una solitudine interiore palesemente denunciata ma anche amata. La Claire, di contro ma con percettibile sintonia in ordine al lavoro ed al pensiero di Giordano, procede nel suo comporre tramite sottili linee parallele che paiono un marchio, richiamando ad un ordine mentale, ad un’armonia suprema che scandisce l’eterno fluire della vita. A cominciare dai vibranti ammassi cromatici che rimandano alla materia cosmica primordiale squarciata da luci improvvise, liquefatta dall’abbagliante calore scaturito da globi e geometrie incandescenti. Quei “graffi dell’anima”, quasi simboli del vissuto, affiorano dai frammenti della nostra esistenza e si ripetono in numero preciso, evocando un concetto rinascimentale o trasformandosi in revisioni temporali alla Bergson dove i colori accompagnano l'osservatore nella ricomposizione dell'idea creatrice ed accendono ricordi ed emozioni che l’artista “orchestra” su un supporto matematicamente calcolato, a testimoniare la sua formazione universitaria. La pittrice si avvale, nel tutto, di tecniche miste che prendono in esame vari materiali, assemblandoli in un tessuto cromatico consistente, dalle sonorità espressioniste. Ne derivano suggestive composizioni ordinate in modo mai casuale, bensì rispondenti ad una meditata ricerca che parte dalla realtà quotidiana per seguire i ritmi di un sentire interiore intenso, spontaneo, appassionato, che unisce riflessione e istintualità. Un singolare percorso di sperimentazione che tiene conto di un passato legato alla tradizione figurativa, base imprescindibile per un lavoro serio da arricchire strada facendo di nuove esperienze e di significati profondi, da nutrire di forza e di luce. L’idea, la materia e la forma trovano così una fusione perfetta componendosi in soluzioni raffinate e preziose, pienamente godibili nella loro coinvolgente vitalità, capaci di emanare un senso di grande energia e di continuo movimento, lasciando spazio ad espressioni che passano dalla gioia alla malinconia, dall’inquietudine alla serenità. Stati d’animo colti al volo e salvati con un colpo di pennello, con un gesto sapiente e immediato che racchiude un mondo di sentimenti veri e di brillante fantasia. Ed in mostra il binomio Giordano/Claire elimina il VS diventando il colore che, oltre ad essere senza tempo, si rivela comunione di profondi ed artistici intenti.
Prof. Giorgio Barberis
Direttore dell'Accademia delle Belle Arti di Cuneo
Un cappello a la page che va letto, peraltro, in chiave totalmente inversa o, perlomeno, reinterpretata. Un' etichetta per accostare due artisti di formazione e derivazione diversa, ma ambedue vicini e schietti nell'interpretare soggettivamente l'arte che, in certe loro opere, quasi si incrocia ed amalgama. Giordano, autodidatta di formazione, apprezzato pittore di lungo corso, moderno interprete di ataviche tematiche, si rivela, con i suoi lavori, un realista del sogno. Infatti se un elemento di realismo molto forte compare nella sua espressione e segna la durezza della realtà poi si aggiunge il sogno, che è un sogno brutto e bello, tanto da portare a definire Giancarlo un surrealista padano ed accostarlo a quel genio assoluto, spigoloso ed altrettanto padano che è stato Cosmè Tura. Tutto questo per dire che si tratta di un artista di grande cultura, di grande sensibilità e di grande autonomia: qualunque cosa dipinga, è un uomo unico che pensa prima di dipingere e la sua creazione diventa una conseguenza del pensiero. Sono dei trattati, i suoi dipinti, in cui c’è un’idea: è quindi pittura filosofica, pittura surrealista, perché sempre c’è nel sogno un pensiero, che è un pensiero libertario. L 'uomo, la donna, eros e tanathos, il sociale, la natura, a volte l'incommensurabile ed il divino sono le tematiche predilette dell'autore il quale, prima di essere un affabulatore di immagini avvicinabili ad interpretazioni munchiane o noldiane, è soprattutto l'artefice di un segno e di una tavolozza la cui espressività si fa narrazione concretamente ancorata a una realtà del tutto riconoscibile. La sua qualità primaria sta nel saper annotare le situazioni che solitamente sfuggono a uno sguardo meno attento. Il tratto pittorico non gioca tanto sulla precisione quanto sull'allusività e definisce le fisionomie grazie ad un gioco di impressioni cromatiche e di segni incisivi. Le figure si stagliano in movimenti semplici, che rientrano in un ordine classicamente composto, ma che sembrano rivelare le tracce di un deragliamento psicologico, come se l'artista volesse denunciare un'ira atavica, una rabbia sommessa priva di ipotesi salvifiche. Restituita alla vita in forza di un colore fluido ma corposo, la sua umanità diventa ombrosa, impetuosa, sull'orlo di una crisi si direbbe, ma controllata da una ferma razionalità. Le sue composizioni figurali sono avvolte in silenzi enigmatici, e tuttavia vi spira un'energia vitale che nega qualsiasi implicazione metafisica. Dinamismo visivo, quindi, che poggia sulla violenza espressiva del segno e del colore per denotare le fisionomie e i corpi, ma la cui materia cromatica lascia lo spazio all'indefinitezza che suggerisce l'idea di una solitudine interiore palesemente denunciata ma anche amata. La Claire, di contro ma con percettibile sintonia in ordine al lavoro ed al pensiero di Giordano, procede nel suo comporre tramite sottili linee parallele che paiono un marchio, richiamando ad un ordine mentale, ad un’armonia suprema che scandisce l’eterno fluire della vita. A cominciare dai vibranti ammassi cromatici che rimandano alla materia cosmica primordiale squarciata da luci improvvise, liquefatta dall’abbagliante calore scaturito da globi e geometrie incandescenti. Quei “graffi dell’anima”, quasi simboli del vissuto, affiorano dai frammenti della nostra esistenza e si ripetono in numero preciso, evocando un concetto rinascimentale o trasformandosi in revisioni temporali alla Bergson dove i colori accompagnano l'osservatore nella ricomposizione dell'idea creatrice ed accendono ricordi ed emozioni che l’artista “orchestra” su un supporto matematicamente calcolato, a testimoniare la sua formazione universitaria. La pittrice si avvale, nel tutto, di tecniche miste che prendono in esame vari materiali, assemblandoli in un tessuto cromatico consistente, dalle sonorità espressioniste. Ne derivano suggestive composizioni ordinate in modo mai casuale, bensì rispondenti ad una meditata ricerca che parte dalla realtà quotidiana per seguire i ritmi di un sentire interiore intenso, spontaneo, appassionato, che unisce riflessione e istintualità. Un singolare percorso di sperimentazione che tiene conto di un passato legato alla tradizione figurativa, base imprescindibile per un lavoro serio da arricchire strada facendo di nuove esperienze e di significati profondi, da nutrire di forza e di luce. L’idea, la materia e la forma trovano così una fusione perfetta componendosi in soluzioni raffinate e preziose, pienamente godibili nella loro coinvolgente vitalità, capaci di emanare un senso di grande energia e di continuo movimento, lasciando spazio ad espressioni che passano dalla gioia alla malinconia, dall’inquietudine alla serenità. Stati d’animo colti al volo e salvati con un colpo di pennello, con un gesto sapiente e immediato che racchiude un mondo di sentimenti veri e di brillante fantasia. Ed in mostra il binomio Giordano/Claire elimina il VS diventando il colore che, oltre ad essere senza tempo, si rivela comunione di profondi ed artistici intenti.
Prof. Giorgio Barberis
Direttore dell'Accademia delle Belle Arti di Cuneo
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